Teatro
L'attività teatrale è un percorso articolato e strutturato in varie fasi.
In ogni incontro della durata di due ore si propongono dei “giochi” che hanno lo scopo di stimolare le capacità coordinative del corpo e della mente, e di veicolare, verso forme potenzialmente creative, le emozioni del bambino.
Attraverso i giochi di manipolazione, di deambulazione, di corsa, di equilibrio e di mimica facciale e corporea, si cerca di stimolare il senso di sicurezza e di padronanza del proprio corpo in relazione allo spazio.
Gli esercizi di rilassamento fonetico – mimico hanno, inoltre, l’importante ruolo di portare all’attenzione del bambino il ruolo della respirazione in relazione allo “strumento” del corpo.
La fisiologia della respirazione naturale viene associata al gioco dell’emissione vocale - sonora, consentendo al bambino di esprimere liberamente, senza restrizioni o controlli inibitori, le proprie tensioni emotive.
Importanti, da questo punto di vista, sono i giochi utilizzati per stimolare il controllo da parte degli allievi delle proprie emozioni primarie: rabbia, tristezza, sorpresa, disgusto, interesse, paura, che vengono canalizzate verso forme espressive positive. All’interno del giochi, gli allievi dimostrano non soltanto il rispetto delle “regole”, ma anche, attraverso il confronto con le esperienze altrui, una rinuncia ad alcune esigenze individuali a favore del gruppo.
L’attività viene proposta all’interno di uno spazio percepito dai bambini come uno spazio della creatività e della comunicazione.
Si organizza, dunque, il gioco della rappresentazione teatrale in modo da non imporre regole ritenute troppo impositive, e secondo una struttura semplificata al massimo affinché gli allievi possano gustare il piacere dell'attività senza le difficoltà connesse alla memorizzazione di parole o schemi prefissati.
Il gioco della rappresentazione “teatrale” assolve una doppia funzione educativa: quella catartica e quella cognitiva.
L'esibizione conclusiva, infine, non vuole essere il prodotto finito di un percorso strutturato, ma la teatralizzazione di un processo educativo in atto: per questo motivo si evita di far memorizzare in forme rigide i personaggi delle fiabe proposte non lasciando, tuttavia, il bambino privo di una guida e di un sostegno.
In conclusione occorre sottolineare come sia di estrema importanza la creazione di una attività teatrale dei ragazzi “perché essa può allargare l’orizzonte del bambino inventore” (G. Rodari, Grammatica della fantasia pag. 186).
All’interno del percorso si utilizzerà, quale complemento all’attività didattica, una telecamera che riprenderà i momenti più importanti del lavoro svolto.
Emanuele Abbagnato